Il primo Cartier Pasha, come lo conosciamo oggi, fu introdotto nel 1985. Tuttavia vi è un antefatto di fondamentale importanza per comprendere il nome e l’essenza del Pasha. Nel 1932 Louis Cartier riceve una richiesta da El Glaoui, sultano di Marrakech e personaggio noto del jet-set internazionale per il suo gusto. Il Sultano, denominato appunto Pasha, desiderava possedere un orologio che fosse idoneo agli impegni reali e all’attività sportiva, senza doversi sempre preoccupare dell’impermeabilità. Louis Cartier, che già annoverava fra i suoi clienti molti reali, accettò la richiesta del sovrano e costruì un segnatempo secondo le sue specifiche, prima fra tutte la cassa impermeabile.
Il Pasha, infatti, risulta essere il primo orologio impermeabile di Cartier ed uno dei primi della storia, dal momento che solo sei anni prima, Rolex aveva introdotto la primissima cassa Oyster. Secondo Cartier il nuovo orologio, commissionato dal Pasha di Marrakech, doveva essere commercializzato, cosa che tuttavia non avvenne mai.
Partendo dal disegno originale, sono stati sufficienti pochi ritocchi, per portare allo stile contemporaneo il Pasha, senza ovviamente perdere il valore dell'orologio, valore che si deve anche al suo disegno, datato ma sempre al passo con i tempi, come ogni creazione all'avanguardia che si rispetti. La versione classica, oppure il modello con barre verticali e orizzontali, la griglia che copre il quadrante, elegante o sportivo, o elegante e sportivo insieme, per arrivare al Seatimer: sportivo di lusso. Impermeabile, numeri arabi, degno erede del suo predecessore, a suo tempo espressamente realizzato per il Pasha di Marrakech.