TAG Heuer quando fonda il suo laboratorio nel 1860, ha un unico scopo: far progredire la misura del tempo. Da allora, l'azienda è sempre stata all'avanguardia dell'orologeria per la tecnica, la scelta dei materiali ed il design. TAG Heuer Orologi ha scritto alcune delle più importanti pagine nella storia dell'orologeria.
La società fondata da Edouard Heuer nel 1860 si basava su due principi: conduzione familiare e innovazione tecnica, che hanno soddisfatto le esigenze dell’azienda, sia nei primi anni di attività che in quelli a seguire.
Nel 1869 Heuer rivoluzionò l’orologeria con il suo primo brevetto: un sistema di carica senza chiave con corona. Nel 1887 Heuer brevetta anche un pignone oscillante, ancora oggi utilizzato da orologiai importanti per cronografi meccanici. Grazie a questo miglioramento il cronografo può avviarsi ed arrestarsi istantaneamente in risposta all’azionamento di un pulsante.
Il connubio fra Heuer ed il mondo dei motori inizia nel lontano 1911, quando Heuer deposita un brevetto per il “Time of Trip”, il primo cronografo da cruscotto per auto.
Viene introdotto il primo cronografo da polso nella storia della Tag Heuer nel 1914. Nel 1916, Heuer introduce il “Micrograph”, il primo cronografo preciso a 1/100 di secondo. Questo modello è stato presto seguito dal “Semikrograph”, un cronometro che ha offerto la misurazione di 1 / 50 di secondo, così come la funzione di “split Second” o “rattrapante” (che permette all’utente di determinare l’intervallo tra due contendenti o eventi).
Dopo questo lancio gli strumenti Heuer iniziarono a essere presenti a tutti i tipi di eventi sportivi, compresi i Giochi Olimpici. Negli anni ’20 Heuer diventò cronometrista ufficiale delle Olimpiadi di Anversa (1920), Parigi (1924) e Amsterdam (1928).
Dopo aver goduto di un incredibile successo commerciale negli anni ’60 e ’70 grazie ai modelli Carrera, Monaco e Autavia, fu verso la fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80 che la Heuer Watch Company, proprio come tante altre marche, fu vittima della rivoluzione del quarzo.
Di conseguenza nel 1982 fu chiesto a Jack Heuer di dimettersi dalla sua carica di amministratore delegato e l’azienda fu ceduta nel 1985 al TAG Group (Techniques d’Avant Garde) che ne cambiò il nome in TAG Heuer.
Nel 1999 TAG Heuer venne poi ceduta al gruppo mondiale del lusso LMVH per l’incredibile somma di 740 milioni di dollari. LMVH ha continuato a guidare il successo dell’azienda e riproponendo alcuni dei suoi nomi più famosi introducendoli nel catalogo. Tra i vari testimonial si ricordano Patrick Dempsey, Steve McQueen, Leonardo DiCaprio, Cara Delevingne, Jo Siffert, Ayrton Senna, Kimi Räikkönen, Cristiano Ronaldo, Lewis Hamilton e Martin Garrix.
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